- Il programma prevede la conversione di un edificio industriale dismesso nel quartiere Pigneto di Roma in ristorante. Il progetto ricerca un modello di paesaggio urbano in cui Architettura e Natura partecipano di una medesima struttura spaziale. La struttura fa sì che lo spazio esterno appartenga indissolubilmente agli edifici che fronteggia, quasi scaturisse naturalmente dai corpi solidi come emanazione di un campo di forza. Il telaio è lo strumento per produrre la tela mediante l’intreccio di trama e ordito. Nel progetto il telaio da una parte rappresenta la memoria della vecchia fabbrica tessile un tempo ospitata nel sito, dall’altra è il dispositivo spaziale che lega Architettura e Paesaggio: un’architettura aerea vegetale di cavi e portali in grado di cucire fra loro gli edifici e il loro intorno tridimenzionalizzando la nuova struttura spaziale condivisa. I portali fra cui sono tesi i cavi ricoperti di piante sono una proiezione della misura delle facciate nel cortile, una moltiplicazione delle soglie da varcare. Il progetto propone un trattamento delle aree verdi ecosostenibile, economico e facile da manutenere: il giardino arido a basso fabbisogno idrico. Sfruttando e interpretando la natura delle piante e dei terreni, il giardino riduce al minimo la necessità di ricorrere ad innaffiamento. Le specie vegetali sono tutte essenze presenti in ambiente mediterraneo molto resistenti alla siccità. Il pergolato porta piante rampicanti la cui fioritura si alterna nelle stagioni. La sala del ristorante è collocata in posizione centrale e messa in relazione con lo spazio esterno aprendo un ampio varco nella parete prospicente il giardino. Il fabbricato nord invece viene utilizzato come spazio polivalente, con area dedicata alle esposizioni e zona lounge riconfigurabile per eventi speciali come mostre più ampie, inaugurazioni, feste. La cucina, dotata di zona di lavaggio separata e indipendente è connessa con gli spazi di servizio per il personale (spogliatoio, servizio igienico dedicato). Per consentire la massima relazione tra la parte dedicata al ristorante e l’area eventi/spazio polivalente, si è scelto di collocare il bar come “cerniera” tra le due aree, in modo da consentire una fruizione più libera e informale degli spazi. L’ingresso del ristorante e la zona di cerniera tra le due sale principali sono sottolineate dalla presenza dei cavi che strutturano il pergolato esterno e insieme alla grande vetrata catturano il giardino portandolo nella sala interna. Il roof garden, collocato al di sopra della cucina, si appropria anche della posizione di copertura dei servizi igienici. Il giardino del lotto retrostante e il pergolato fiorito sottostante fanno sì che la terrazza galleggi nel verde. Data: 2016- Luogo: Roma, Italia Cliente: Privato Programma: Riqualificazione di un complesso industriale per uso ristorante Superficie netta: 250mq+250mq di giardino Fase: Proposta Costo: 300k€